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Come diventare puericultrice a domicilio

Mamma con mascherina e neonato in braccio

Scopriamo come diventare puericultrice a domicilio ed essere un valido supporto a molte neo mamme in difficoltà.

La puericultrice a domicilio è una figura molto importante per una donna che ha appena avuto un bambino, specie se è il primo figlio e se non ha parenti in grado di supportarla nei primi giorni da mamma. Una puericultrice insegna ai neo genitori tutto quello che c’è da sapere per crescere al meglio il piccolo, dall’allattamento al cambio del pannolino, dal bagnetto al ruttino, e spesso oltre al sostegno teorico ne offre uno pratico quando la neomamma si trova sola ad accudire il piccolo perché magari il papà è stato costretto a rientrare al lavoro e non può essere con loro nei primi giorni dopo il lieto evento.

La figura di puericultrice lavora molto spesso in ospedale in un team di ostetrici, ginecologi e pediatri ma collabora anche con le insegnanti degli asili nido, e la sua figura professionale è riconosciuta come ausiliaria delle professioni sanitarie dal Ministero della Salute.

Per diventare puericultrice è necessario conseguire un diploma che dimostri che essa abbia frequentato un corso specifico per la cura dei neonati e conoscere alla perfezione alcune nozioni di etica professionale, assistenza sociale, scienza dell’alimentazione nonché psicologia, pedagogia, pediatria e collaborare allo sviluppo socio-psicologico del bambino anche all’interno della famiglia. In certi casi può essere anche richiesta la laurea in infermieristica pediatrica.

Come diventare puericultrice a domicilio?

Per esercitare questa professione a domicilio, è preferibile che essa già lavori come puericultrice in ospedale o sia in stretto contatto con esso, perché molto spesso sono gli ospedali stessi ad indirizzarle presso le famiglie che necessitano della sua collaborazione e dei suoi preziosi consigli.

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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2022 15:39

Quanto guadagna una puericultrice in ospedale